Passivazione Di Componenti Aerospaziali In Acciaio Inossidabile Con Acido Citrico 4/4
Considerazioni conclusive
Alla luce di tutte le prove di corrosione secondo normativa ASTM B-117 e di corrosione accelerata in cella elettrochimica si è giunti alle seguenti considerazioni:
- Il tempo di permanenza, seppur quadruplo rispetto al bagno di passivazione in acido nitrico preso come confronto, non influisce sul costo finale del componente in quanto non vi è necessità di produzione.
- Lavorare a T ambiente, invece che in bagni di passivazione riscaldati, abbassa i costi di gestione e manutenzione dell’impianto.
- A parità di lega, il bagno di passivazione in acido citrico produce risultati simili al bagno di passivazione scaldato di acido nitrico, abbattendo però i costi di smaltimento delle soluzioni e di pericolosità dell’impianto.
- Il trattamento di passivazione in acido citrico (come quello in acido nitrico) ha prodotto uno strato passivo compatto e protettivo su tutte le famiglie di acciaio inossidabile analizzate, ad eccezione dell’AISI 420.
- Nessuno dei due bagni è stato in grado di garantire una corretta passivazione dell’acciaio inox AISI 420 ed in generale degli inossidabili martensitici presi in esame nel presente studio.