Metallurgia della Saldatura
Nel corso di una saldatura per fusione si ha un grande apporto di calore in una zona abbastanza limitata della parte in produzione con conseguente fusione di una porzione di metallo. Questa grande quantità di calore provoca un ‘ alterazione del materiale che circonda la zona fusa . Pertanto in una saldatura per fusione possiamo individuare tre zone ben distinte:
Zona fusa: è la porzione di materiale che è stato portato a fusione e quindi risolidificato.
Zona termicamente alterata (Z.T.A.) : è la porzione di materiale più vicina alla zona fusa. In questa zona sono state raggiunte temperature inferiore a quella di fusione del materiale base ma sufficienti a cambiare le caratteristiche del materiale.
Materiale base: materiale dei due lembi da unire che non ha subito nessuna influenza dal processo di saldatura.
A seconda del materiale che stiamo saldando (Acciaio Inossidabile, Acciaio, Alluminio, Titanio) nella zona fusa e nella zona termicamente alterata potremo avere caratteristiche meccaniche più alte o più basse a causa delle diverse trasformazioni che avvengono in questi tre tipi di leghe nel corso del raffreddamento.
In particolar modo nel caso di acciai martensitici si avrà la formazione di martensite sia in zona fusa che in zona termicamente alterata con conseguente innalzamento delle caratteristiche meccaniche del giunto saldato.
Queste nozioni, valide per tutti i tipi di metalli e leghe, sono ancor più importanti nel caso degli acciai inossidabili, non solo per il tipo di struttura che si può formare nel processo di saldatura, ma anche per una serie di fenomeni che rischiano di compromettere (dopo naturalmente aver eseguito il decapaggio del cordone di saldatura) la corretta riformazione dello strato di passivazione.