L’ Acciaio Inossidabile nelle armi da fuoco
Traendo spunto da una domanda che mi viene frequentemente posta “Com’è nato l’acciaio inossidabile?” abbiamo visto come questa particolare famiglia di leghe, capace di auto proteggersi dall’ossidazione grazie al processo di passivazione, sia stata scoperta quasi casualmente da un chimico e metallurgista inglese, Dr. Harry Brearley.
Le ricerche di Brearley erano volte a definire una lega di acciaio maggiormente resistente all’erosione, da utilizzare nella produzione delle canne dei fucili.
Come nel caso degli acciai al cromo-molibdeno, anche per gli acciai inossidabili vi sono serie specifiche utilizzate nella produzione di armi da fuoco per le loro caratteristiche peculiari di resistenza meccanica legata alla elevata resistenza a corrosione.
AISI 410 ed AISI 416 sono due delle leghe utilizzate nel settore bellico: entrambe sono leghe martensitiche (quindi temprabili) a medio tenore di cromo: 11,5-13,5% per il 410 e 12-14% per l’acciaio inossidabile 416.
La principale differenza è che l’acciaio inossidabile 416 contiene in % più zolfo che lo rende più facile da lavorare rispetto all’acciaio inossidabile 410, contenendo il costo del processo produttivo delle canne. Tuttavia, l’acciaio inox AISI 410 mantiene meglio la durezza e si infragilisce notevolmente meno in condizioni di gelo.
Alcune aziende hanno realizzato leghe personalizzate, ad esempio una lega molto simile all’AISI 416, definita 416R, è stata appositamente progettata per la realizzazione di fucili di precisione.
Altra lega di acciaio inossidabile utilizzata da alcuni produttori è 17-4 PH (V. articolo: Inossidabili PH – Indurenti per Precipitazione).
E gli acciai inossidabili austenitici? In taluni casi, parti di cannoni e fucili sono realizzate anche utilizzando inox della serie AISI 300. Pur essendo maggiormente resistente a corrosione rispetto agli AISI 400 (affermazione questa di carattere generale, non sempre infatti è rispettata questa relazione), è di bassa se non nulla temprabilità, motivo per cui è un tipo di acciaio inossidabile sfruttato per la realizzazione di parti che non soggette a forze eccessive.
Il vantaggio di utilizzare leghe di acciaio inossidabile rispetto alle leghe di acciaio al cromo-molibdeno è che sono più facili da lavorare (maggiore precisione nel tiro) e – qui si torna alla scoperta di Brearley – resistere molto meglio all’erosione ad alte temperature, mantenendo l’accuratezza più a lungo e in condizioni climatiche più severe.