Decapaggio con pennello in Carbonio: Lucidatura e pitting

Continua l’articolo relativo all’utilizzo del pennello in fibra di carbonio per il decapaggio elettrochimico dell’acciaio inox, se vi siete persi i precedenti articoli, potete recuperarli qui:
PARTE 1: Decapaggio con pennello in Carbonio
PARTE 2: Decapaggio con pennello in Carbonio: scintille, problemi e study case
PARTE 3: Decapaggio con pennello in Carbonio: risultati e depositi
PARTE 4: MODALITÀ LUCIDATURA
Nella modalità di lucidatura l’effetto di vaiolatura è ancora peggiore in quanto la corrente utilizzata è diretta e porta a veri e propri fenomeni di erosione locale incontrollati della superficie del cordone di saldatura e dell’inox in generale.
Al contrario, utilizzando un tampone come setto separatore durante il processo di elettrolucidatura, si vede una superficie talmente ben uniformata, da far comparire i grani, come si ottiene in genere in caso di elettrolucidatura spinta in bagno galvanico. Va sottolineato che questo tipo di finitura si ottiene per porzioni limitate di materiale come, appunto, un cordone di saldatura tig o mig.
CONCLUSIONI:
Volendo riassumere quanto visto in 3 considerazioni salienti:
- Utilizzare il pennello di carbonio direttamente sull’acciaio inox, seppur ben bagnato all’inizio, causerà indiscutibili danni che sul lungo termine porteranno all’indebolimento o alla non perfetta ripassivazione dell’acciaio inox trattato.
- Il pennello in carbonio rappresenta sicuramente un’alternativa comoda per quei punti “difficili” da raggiungere, come raccordi interni e spigoli, dove un elettrodo rigido farebbe fatica ad arrivare. In questo caso il consiglio è di coprire le fibre di carbonio con un tampone o panno, in modo da isolare dal corto circuito e trattenere il più possibile l’elettrolita.
- Lavorare in elettrolucidatura con il pennello in fibra di carbonio (corrente diretta) risulta molto più dannoso rispetto al solo decapaggio.