Terminologia – ABC della Saldatura
Bagno di fusione: è la parte di metallo che si trova allo stato liquido durante l’operazione di saldatura. Il bagno di fusione è generalmente costituito in parte dal metallo base e in parte dal metallo d’apporto.
Cianfrinatura: preparazione dei lembi per la saldatura; il tipo di cianfrino sarà dato principalmente dallo spessore della giunzione.
Cordone di saldatura: è così definito il metallo (sia base sia d’apporto) solidificato per raffreddamento dopo la fusione nel processo di saldatura. Il cordone di saldatura è l’elemento essenziale del giunto saldato e la sua deposizione determina la tecnica di saldatura vera e propria.
Flusso: viene così definito (dal latino “Fluxus”) una sostanza che agisca come agente pulente, protettivo e “di flusso”, che faciliti cioè il mantenimento di uno stato liquido durante la fusione. Nei processi di saldatura ad alta temperatura il ruolo primario del flusso è inibire la formazione di ossidi del metallo base e del filler, proteggendo di fatto il bagno. Il flusso è una sostanza inerte a T. ambiente, ma fortemente riducente a T. elevate, con la doppia funzione quindi di prevenire la formazione di ossidi e creare una barriera fisica all’apporto di ossigeno proveniente dall’ambiente esterno.
Metallo base: è il metallo che costituisce le parti da saldare; può essere lo stesso per entrambi i pezzi, o diverso. Trattando in questa sede l’acciaio inossidabile, si farà riferimento a giunti saldati entrambi composti dalla stessa lega di acciaio inox.
Metallo d’apporto: definito anche filler, è il metallo che viene introdotto sotto forma di bacchette, fili o nastri per essere depositato allo stato fuso tra i lembi da unire. Il materiale d’apporto non è sempre richiesto e varia a seconda del tipo di saldatura eseguita.
Giunto: è la zona in cui viene effettuato il collegamento stesso (definito, appunto, giunto). Si distinguono diversi tipi di giunto a seconda del posizionamento reciproco dei pezzi da saldare. I tipi fondamentali sono:
- giunto di testa
- giunto ad angolo o a T
- a L
- a spigolo
- giunto a sovrapposizione
H.I. (heat input) – Apporto termico specifico: è definito come l’energia fornita dalla sorgente (saldatrice) all’unità di lunghezza del giunto e dipende dal procedimento di saldatura e dalle modalità esecutive. Parametri principali dell’apporto termico specifico sono:
I = intensità della corrente di saldatura; (ampere)
V = tensione di saldatura; (volt)
v = velocità di movimento della sorgente termica. (m/min)
Inclusione: è definito così il materiale non metallico che rimane intrappolato nel metallo d’apporto o fra il metallo d’apporto e quello base. Può derivare dalla scoria di protezione del bagno di saldatura oppure da frammenti di elettrodo infusibile (in caso di saldatura TIG).
Lembo ( o Bordo): è la parte di materiale interessata dal processo di saldatura.
Passata: è la singola operazione di saldatura lungo un giunto; il risultato della passata è la formazione di un cordone di saldatura. Per effettuare un giunto può bastare una passata, oppure occorrono più passate.
Penetrazione: è la profondità a cui è arrivata la fusione del pezzo, misurata partendo dalla superficie. Questo parametro è particolarmente importante, in quanto stabilisce la sezione resistente del giunto. Il valore della penetrazione dipende dal procedimento e per uno stesso procedimento può essere modificato operando sui parametri di esecuzione. Si chiama giunto a completa penetrazione il giunto in cui tutta la sezione è stata fusa. E’ importante sottolineare che giunti di testa che non risultino a completa penetrazione vengono considerati inaccettabili da tutte le norme di sicurezza in quanto, oltre a presentare una sezione resistente minore, subiscono l’effetto di intaglio che li rende particolarmente pericolosi nei confronti della rottura fatica.
Posizione di saldatura: (anche detta WP, welding position) definisce la posizione del giunto e la sua giacitura e condiziona le modalità della passata e la tecnica da adottare. La posizione di saldatura viene spesso condizionata dalla tecnica adottata e dagli elettrodi adoperati. Ciascun costruttore di filler, consumabili e flusso deve sempre riportare le posizioni di saldatura compatibili agli strumenti adoperati.
Rapporto di diluizione: è il rapporto tra il volume di metallo base fuso e il volume dell’intero bagno di fusione: se A è il volume del metallo d’apporto e B è il volume del metallo base fuso, il rapporto di diluizione D è:
D = B*100 / ( A + B )
ed esprime la diluizione che subisce il metallo d’apporto, ad opera del metallo base.
Nei procedimenti di brasatura, ove non si ha fusione del metallo base, il rapporto di diluizione è nullo. Al contrario, nelle saldature dove non si impiega metallo d’apporto (TIG senza bacchetta, saldature laser), il rapporto di diluizione vale 100.
Tipici valori sono:
- D = 20 – 30% nelle saldature ad arco con elettrodi rivestiti;
- D = 25 – 85% nelle saldature ad arco sommerso;
- D = 5 – 60% nelle saldature a filo continuo.
Scoria: è ciò che rimane del flusso al temine del processo di saldatura una volta che il bagno si è raffreddato e solidificato. Se parte della scoria non galleggia sul fuso ma viene inglobata nel bagno di saldatura, al termine del processo questo verrà definito “inclusione” e sarà da considerarsi un difetto.
Sensibilizzazione: fenomeno stimolato da un trattamento in determinati range di T (es. saldatura) per il quale il Cromo presente in lega viene sottratto dal Carbonio (formazione di Carburi di Cromo Cr23C6, con il conseguente impoverimento di cromo dalla lega di inox e la possibile perdita di ri passivazione dell’acciaio inossidabile.
Zona Termicamente Alterata (Z.T.A.): è la porzione di materiale base, non interessata da fusione, ma ugualmente soggetta ad un aumento di temperatura tale da determinare precipitazioni, ricristallizzazioni ed altri fenomeni da tenere in considerazione nel determinare i parametri di saldatura.
Vedi anche: Metallurgia della Saldatura