Come prevenire la sensibilizzazione dell’acciaio inox?
Come visto nella prima parte dedicata alla saldatura degli acciai inossidabili, uno dei fenomeni più critici è la possibile formazione, nell’intorno della zona di saldatura dell’acciaio inox, di carburi del tipo Cr23C6, con il conseguente impoverimento di cromo dalla lega di inox, fenomeno definito “sensibilizzazione”.
La sensibilizzazione dovuta alla precipitazione di carburi di cromo a bordo grano è una delle principali cause di corrosione intercristallina, attacco localizzato ma molto pericoloso sia per quanto riguarda la performance di resistenza a corrosione (mancata o incompleta passivazione) sia per il rischio di indebolimento strutturale del componente in acciaio inox saldato.
Come evitare dunque l’ingrossamento del grano con il relativo innesco di corrosione intercristallina?
Si può agire su 3 fronti:
- Eseguire una solubilizzazione post saldatura
- Usare acciai stabilizzati
- Usare acciai a basso carbonio
Solubilizzazione: effettuare una solubilizzazione del pezzo in acciaio inossidabile per ricreare la struttura originaria consiste nello scaldare il pezzo a 1000-1100°C e raffreddarlo in acqua. E’ un’operazione che si può fare in genere solo su pezzi medio-piccoli.
Usare acciai inox stabilizzati: usare un acciaio inossidabile stabilizzato (inteso sia metallo base sia materiale d’apporto in fase di saldatura), vuol dire usare un inox contenente alcuni componenti di lega quali titanio, niobio, columbio: questi particolari elementi sono più “avidi” di carbonio rispetto al cromo, formando con esso composti inerti e non dannosi per le proprietà dell’inox, evitando così la sottrazione di cromo dalla lega.
Usare acciai inox a basso carbonio: se ne sente tanto parlare, ma le famose sigle 304L o 316L (per citare i più famosi) altro non sono che le versioni Low Carbnon (da qui la sigla “L” finale) della versione base di un acciaio inossidabile. Usare una versione low carbon di un inox permette di evitare la formazione di carburi per il semplice fatto che, avendo un tenore così basso di carbonio, non c’è sufficiente C che si combini in quantità critica con il Cr.
IMPORTANTE: Mi preme sottolineare e ricordare ancora una volta che affinché un componente in acciaio inossidabile, sia questo ferritico, austenitico, duplex o di altra famiglia, si possa considerare pronto all’uso è necessario eseguire un processo di decapaggio e passivazione.
Quando si effettua una saldatura su acciaio inossidabile la passivazione viene persa: bisogna quindi, almeno localmente, rimuovere la scoria del cordone di saldatura e promuovere la passivazione con uno dei sistemi trattati nei precedenti articoli.
Passiamo ora a vedere alcune differenze di comportamento in saldatura degli acciai inossidabili rispetto all’acciaio al carbonio (prossimamente…)