Inox e Corrosione – fattori determinanti
Abbiamo visto, nel precedente articolo “Acciaio Inossidabile: corrosione e ruggine“, come anche l’acciaio inossidabile, nonostante lo strato di passivazione che lo protegge, venga erroneamente considerato “inossidabile a prescindere”.
<<Quindi anche l’acciaio inox fa la ‘ruggine’?>> Ebbene la risposta è sì, anche l’inox si ossida. In determinate condizioni di ambiente esterne e di esercizio, trattamento superficiale, mancate accortezze in fase di progettazione o posa in opera, l’acciaio inossidabile è soggetto a diversi tipi di attacchi corrosivi. Vediamo i principali fattori che portano l’inossidabile a danneggiarsi perdendo lo strato di passivazione, ricordando che uno dei principali ‘nemici’ dell’inox e dello strato di passivazione è lo ione Cl–, quindi tutto ciò che è a base di cloro (ad esempio detergenti) o che lo contenga (aria salmastra) va evitato o perlomeno tenuto in considerazione in fase di progetto e scelta del materiale:
- Condizioni atmosferiche – Alta umidità e temperatura mite, tipiche delle zone costiere, creano le condizioni ideali per l’innesco di corrosione. Un fine strato di condensa che si sviluppa a causa dell’elevata umidità permette agli ioni Cl– presenti nell’aria marina di aderire alla superficie dell’acciaio inossidabile attaccando lo strato di passivazione.
La corrosione è aggravata ulteriormente in presenza di inquinanti industriali che presenti nell’ambiente. - Design – se i sistemi di drenaggio nella costruzione non sono ben progettati, ad esempio la geometria causa ristagno di acqua/liquidi in determinate zone del manufatto, l’innesco della corrosione sarà più probabile.
- Rugosità superficiale – superfici irregolari, graffiate, satinate con grana grossa, ecc, sono più propense, se non correttamente decapate e passivate, ad un innesco ed alla propagazione di fenomeni corrosivi.
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. - Trattamenti – decapaggio e passivazione dell’acciaio inossidabile, come spiegano i diversi articoli presenti su questo blog, sono due trattamenti fondamentali per garantire la corretta resistenza a corrosione dell’inox, in particolare se quest’ultimo subisce trattamenti meccanici e/o termici, come una saldatura.
- Grado appropriato – la ormai grande quantità di gradi di acciaio inossidabile disponibili sul mercato differiscono per tipo di alleganti, possibilità o meno di effettuare un trattamento termico, lavorabilità a macchina utensile, ecc, tutti questi fattori hanno naturalmente un’influenza sulla resistenza a corrosione di una determinata lega di acciaio inossidabile.
- Manutenzione – sebbene l’acciaio inossidabile sia un materiale che necessita di manutenzione relativamente bassa, non è esente da essa e deve essere comunque costantemente mantenuto “in salute”, tramite una corretta pulizia e la rimozione di possibili agenti inquinanti che agiscano da innesco per i fenomeni corrosivi.
- Monitoraggio – ove possibile, è fondamentale controllare e testare la passivazione dell’acciaio inossidabile utilizzato sia in fase di progetto sia nel corso del tempo, una volta posto in opera, tramite l’utilizzo di strumentazioni portatili quali i tester di passivazione.